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AGRITURISMO
PODERE DI VIGNANTICA
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Visite guidate


A pochi chilometri dallo splendida località delle Vigne di Castrovillari è possibile scoprire bellezze naturalistiche, borghi medioevali ricchi di storia ed opere d’arti e siti archeologici di rilevanza nazionale.

Si possono, così, svolgere visite guidate tematiche con esperte guide storico - naturalistiche e conoscere delle località della Calabria, non molto note ai più, ma ricche di storia, di fascino e magnifici paesaggi.

Nella zona pedemontana di Castrovillari si estende la “Petrosa”, ampia valle alluvionale, ricca delle tracce dell’antica frequentazione dell’uomo,del Neolitico e dell’Età del rame, rinvenibili presso le suggestive grotte di Santo Iorio, dalle quali si gode un’incredibile panorama: i Monti del Massiccio del Pollino e la vallata del fiume Coscile, l’antico “Sybaris”. Da qui poi si può ripartire per tranquille passeggiate tra filari di pioppi e salici e risalire dolci colline che nascondono antiche necropoli enotre. I ricchi corredi funerari sono custoditi nel museo archeologico di Castrovillari,presso il Protoconvento Francescano,assieme ad altri numerosi reperti che testimoniano una frequentazione, senza soluzione di continuità, che va dal paleolitico all’età medioevale. Vicino all’antico convento, caratterizzato da due ampi chiostri gemelli, si trova il maestoso Castello aragonese, con il suo troneggiante mastio, denominato per la sua crudele storia,“la torre infame”.

Ritornando nella contrada delle Vigne,luogo di villeggiatura e ristoro durante la calura estiva, si rinvengono aree archeologiche inglobate tra rurali poderi: la villa rustica romana di “Camerelle”, la necropoli altomedievale di “Celimarro” che conserva il non meno rilevante “bivacco paleolitico”, ben più antico della famosa grotta del Romito a Papasidero. In tal luogo, sotto un riparo roccioso, si è conservata la splendida effige graffita dell’ormai estinto Uro, il bue selvatico, risalente a 12.000 anni fa.

Allontanandosi di pochi chilometri verso il mar Ionio si incontrano due interessanti comuni albanofoni, fondati da profughi albanesi, in fuga dall’invasione ottomana, oltre cinquecento anni orsono. Frascineto, “Frasnita”, conserva in un moderno museo un’importante collezione di Icone, le sacre immagini dei cristiani d’oriente. Proseguendo ancora, annidata tra i monti e le timpe  che caratterizzano il suo straordinario paesaggio,  si trova Civita, “Cifti”, borgo tra i più belli d’Italia nonché bandiera arancione del Touring Club. Piccolo, grazioso e accogliente centro turistico del Pollino famoso per le sue lunghe e incantevoli gole del torrente Raganello, il ponte del Diavolo, la chiesa dell’Assunta, con la sua iconostasi lignea di ottima fattura, le case Kodrae i caratteristici comignoli.

Costeggiando la fiumara del Raganello, dal notevole valore paesaggistico, da meritare, assieme all’intera vallata, l’istituzione dell’Ecomuseo del paesaggio, si arriva a Timpone della Motta presso Francavilla Marittima. Tra i siti archeologici più importanti della mediterraneo, conserva i resti di una acropoli ed un abitato prima indigeno e poi greco. Giungendo sulla superstrada 106 si arriva agli scavi del Parco del Cavallo ed al museo della sibaritide, testimoni della gloriosa colonia Magno greca sconfitta e distrutta nel V secolo a.C dai crotoniati.

Dalle Vigne, dirigendosi verso nord, sulla statale 109 a soli sette chilometri di distanza si giunge a Morano Calabro, anch’esso annoverato tra i dieci borghi più belli d’Italia della regione Calabria. Il borgo medievale del Pollinoè arroccato su un colle sormontato dai possenti ruderi del castello Normanno-Svevo. Le chiese di Morano San Bernardino, la Maddalena e la chiesa di San Pietro e Paolo sono un vero scrigno d’arte conservante opere come il polittico del Vivarini, le statue marmoree di Pietro Bernini e la Madonna del Gagini. Nel suo centro storico sono presenti due incantevoli musei: il centro naturalistico “il Nibbio” e il museo della civiltà contadina e pastorale. Ed infine sotto le propaggini del Pollinello, emergono tra boschi di leccio, i suggestivi ruderi del rinascimentale  monastero di Colloreto.


Iin un moderno museo un’importante collezione di Icone, le sacre immagini dei cristiani d’oriente. Proseguendo ancora, annidata tra i monti e le timpe  che caratterizzano il suo straordinario paesaggio,  si trova Civita, “Cifti”, borgo tra i più belli d’Italia nonché bandiera arancione del Touring Club. Piccolo, grazioso e accogliente centro turistico del Pollino famoso per le sue lunghe e incantevoli gole del torrente Raganello, il ponte del Diavolo, la chiesa dell’Assunta, con la sua iconostasi lignea di ottima fattura, le case Kodrae i caratteristici comignoli.

Costeggiando la fiumara del Raganello, dal notevole valore paesaggistico, da meritare, assieme all’intera vallata, l’istituzione dell’Ecomuseo del paesaggio, si arriva a Timpone della Motta presso Francavilla Marittima. Tra i siti archeologici più importanti della mediterraneo, conserva i resti di una acropoli ed un abitato prima indigeno e poi greco. Giungendo sulla superstrada 106 si arriva agli scavi del Parco del Cavallo ed al museo della sibaritide, testimoni della gloriosa colonia Magno greca sconfitta e distrutta nel V secolo a.C dai crotoniati.

Dalle Vigne, dirigendosi verso nord, sulla statale 109 a soli sette chilometri di distanza si giunge a Morano Calabro, anch’esso annoverato tra i dieci borghi più belli d’Italia della regione Calabria. Il borgo medievale del Pollinoè arroccato su un colle sormontato dai possenti ruderi del castello Normanno-Svevo. Le chiese di Morano San Bernardino, la Maddalena e la chiesa di San Pietro e Paolo sono un vero scrigno d’arte conservante opere come il polittico del Vivarini, le statue marmoree di Pietro Bernini e la Madonna del Gagini. Nel suo centro storico sono presenti due incantevoli musei: il centro naturalistico “il Nibbio” e il museo della civiltà contadina e pastorale. Ed infine sotto le propaggini del Pollinello, emergono tra boschi di leccio, i suggestivi ruderi del rinascimentale  monastero di Colloreto.